BUENO Xavier

 

 

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Xavier Bueno nacque il 16 gennaio 1915, a Vera de Bidasoa, in Spagna, dove trascorse parte dell’infanzia frequentando l’Accademia di San Fernando a Madrid con Velasquez Diaz. Il padre era lo scrittore e giornalista Javier Bueno (1883-1967), allora corrispondente a Berlino del quotidiano ABC di Madrid. Nel 1925 si trasferì con la famiglia a Ginevra dove si iscrisse all’Accademia di Belle Arti. Nel 1937 si trasferì a Parigi e presentò le sue opere, caratterizzate da una forte impronta di realismo spagnolo, al “Salon des Tuileries“, al “Salon d’Automne“, al “Salon des Indépendants” e al “Salon d’Art Mural“. Nello stesso periodo espose anche al Padiglione Spagnolo della Mostra Universale di New York. Nel gennaio del 1940 si trasferì in Italia, dove si unì insieme al fratello Antonio, a Pietro Annigoni e Gregorio Sciltian nel gruppo dei “Pittori Moderni della Realtà”. L’esperienza della guerra civile spagnola prima e di quella italiana poi, indirizzò sempre più l’artista verso un realismo legato a motivi di forte contenuto sociale. Alla fine degli anni quaranta, in concomitanza il gruppo di artisti ebbe una forte crisi e dopo anni di percorso comune si creò una progressiva diversificazione delle loro rispettive personalità artistiche per via di un dissenso più stilistico-concettuale  Dopo la separazione dal gruppo la collaborazione con il fratello andò man mano esaurendosi. Ci fu tempo però per un’ultima mostra comune, tenutasi nel 1952 alla galleria fiorentina di “Numero” per poi riavvicinarsi artisticamente sedici anni dopo. Tra il 1959 e il 1964 Xavier creò il ciclo dei “Bambini“, immagini sofferenti e malinconiche opere simboliche di un’umanità avvilita ed oppressa, che l’artista presentò alla rassegna “España libre“. Da quel momento tutta la sua ricerca seguirà questa direttrice, proponendo le sue caratteristiche immagini di teneri volti ed acerbi corpi di adolescenti. Morì a Fiesole il 17 luglio 1979.