GIANOBBI Marina
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Marina Giannobi, Si è formata nel campo dell’ industrial design, a Milano, ma, dopo una parentesi newyorkese, lavora esclusivamente con la fotografia, e sviluppando una ricerca formale molto vicina a quella pittorica di Corrado Zeni. Sfocature, inquadrature trasversali o molto ripide, della figura umana non rimangono che aloni evanescenti.
Fotografa stati d’animo. Ma non li sottrae ai volti e agli atteggiamenti delle persone, non li cerca nei ritratti e nelle espressioni della gente. Ruba umori, fremiti, pulsioni, gioie e dolori al paesaggio, cattura quelle emozioni che possono essere intraviste, per un attimo almeno, in certi angoli delle città, in qualche luogo, in determinati incroci. Per dare ai suoi scatti un grande carattere e una buona dose di segreti, non usa viraggi o dominanti di colore, non si affida alle magie del computer: piuttosto, aspetta che l’atmosfera s’ingravidi di sensazioni, attende che nell’aria si senta aleggiare la giusta energia e poi scatta, giocando esclusivamente sui tempi di posa e sull’apertura del diaframma.
La pratica artistica di Marina Giannobi parte da uno sguardo attento e poetico sulla realtà sviscerato attraverso l’indagine di ossessioni che l’artista cattura con meticolosa curiosità e talentuoso taglio fotografico. L’obiettivo della sua macchina si concentra sull’osservazione delle persone riprese in luoghi pubblici quali metropolitane, stazioni, pensiline ferroviarie dislocate in varie parti del mondo.