Andy Warhol

The Philosophy of Andy Warhol (From A to B & Back Again)

 

     

Pubblicato nel 1975, The Philosophy of Andy Warhol non è una classica autobiografia, ma una raccolta di riflessioni, aneddoti e paradossi sull’esistenza, raccontati con il tono ironico e distaccato che caratterizza l’intera opera dell’artista.

In queste pagine, Warhol parla — o meglio, riflette — su temi universali come amore, sesso, cibo, bellezza, fama, denaro e successo, intrecciandoli con la sua personale esperienza a New York, in America, e con i ricordi dell’infanzia a McKeesport, Pennsylvania. Emergono momenti della sua vita tra le celebrità, il boom della sua carriera negli anni Sessanta, le contraddizioni dell’essere umano e dell’artista.

Il libro fu scritto in gran parte dalla storica collaboratrice Pat Hackett — suo ghostwriter e confidente — con il contributo di Bob Colacello, direttore della rivista Interview. Molto del materiale deriva da interviste registrate, conversazioni quotidiane e nastri su cui Warhol registrava le sue giornate con amici come Brigid Berlin e lo stesso Colacello.

Ne risulta un racconto volutamente frammentario, vagamente strutturato, che scorre come un flusso di pensieri e battute sottili. Una sorta di autobiografia involontaria, dove Warhol non si racconta in modo diretto ma lascia emergere, quasi per riflesso, la sua poetica e la sua visione del mondo. Una filosofia leggera solo in apparenza, capace di toccare con levità i grandi temi della vita contemporanea.