Andy Warhol a Belluno

Cartolina originale della messa commemorativa di Andy Warhol

Si tratta di una preziosa e rara cartolina pieghevole a due facciate, realizzata in occasione della messa commemorativa per Andy Warhol, tenutasi il 1° aprile 1987 nella maestosa cornice della Cattedrale di San Patrizio a New York. Sul fronte spicca una riproduzione del dipinto Raphael Madonna $6.99 (1985), una delle opere più emblematiche di Warhol degli ultimi anni, in cui sacro e commerciale si fondono in perfetto stile pop.
Il retro della cartolina riporta il programma completo della cerimonia: il preludio musicale, la lettura delle scritture affidata a Brigid Berlin — storica figura della Factory — l’elenco degli oratori, il momento della comunione, il postludio e il nome del celebrante. Particolarmente toccante è la nota in cui si descrive il gesto compiuto in memoria dell’artista: un pasto servito a centinaia di senzatetto, offerto in suo onore. Inoltre, si legge che i fiori dell’altare sarebbero stati donati a Madre Teresa e al Dipartimento dei Parchi di New York.
Questo oggetto, oltre a rappresentare un documento autentico di grande valore affettivo e culturale, è oggi considerato un pezzo da collezione estremamente ricercato. Pur non essendo nota la tiratura esatta, la cartolina resta una testimonianza rara e significativa della portata pubblica e spirituale del lascito di Warhol — un tributo che unisce arte, memoria e solidarietà in modo profondamente “warholiano”.

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Detail of Renaissance painting

Questa serigrafia rappresenta un’interpretazione sorprendente e visionaria del celebre dipinto San Giorgio e il drago (1460) di Paolo Uccello. Andy Warhol ne propone una rivisitazione radicale: seleziona un dettaglio dalla parte superiore della composizione originale e lo isola, trasformando l’opera rinascimentale in una visione quasi astratta, al limite dell’irriconoscibile.
In questo frammento reinterpretato, Warhol interviene cromaticamente sulla pelle della principessa e modifica le tinte del drago, immergendo l’intera scena in un’atmosfera irreale, soprannaturale, tipicamente pop. Il risultato è un’opera che, pur nascendo da un riferimento storico ben preciso, si emancipa completamente dalla fonte per diventare un oggetto artistico autonomo, filtrato attraverso la lente della cultura visiva contemporanea.
Con questo lavoro, Warhol dimostra la sua abilità nel reinventare l’iconografia del passato e nel piegarla ai codici del presente. L’opera mantiene intatto lo spirito ironico e critico che permea tutta la sua produzione, sottolineando ancora una volta come anche la tradizione possa diventare materiale da manipolare, citare e rinnovare con linguaggi nuovi