Purificato Domenico
Domenico Purificato nasce a Fondi, in provincia di Latina, nel 1915. Conseguita la maturità classica si dedica alla pittura, pur continuando gli studi in giurisprudenza. Nel 1934 si trasferisce a Roma,dove conosce il compaesano Libero de Libero, che lo introduce nell’ambiente artistico della Scuola Romana. Espone per la prima volta nel 1936 presso la galleria La Cometa di Roma. Artista poliedrico, dal 1940 al 1946 collabora alla redazione della rivista Cinema. Nel dopoguerra consolida la propria posizione nel panorama nazionale esponendo insieme ad altri importanti artisti dell’epoca. A Roma,ispirato del neorealismo, immortala nelle sue tele gente del popolo, figure e scene campestri della vita quotidiana. Aderisce al Partito Comunista, da cui si dimette nel 1956 assieme ad alcune altre personalità della cultura, a causa del dissenso per i fatti d’Ungheria. Prende parte a sei edizioni della Quadriennale di Roma (dal 1943 al 1965) e a quattro edizioni della Biennale di Venezia (dal 1948 al 1954). Mantiene contatti costanti con il territorio ciociaro e viene chiamato, insieme ad altre importanti figure della cultura e dell’arte, a far parte delle commissioni esaminatrici della mostra Ciociaria vi presenta,tenutasi a Roma presso Palazzo delle Esposizioni nel 1962, e del concorso Pittura in Ciociaria tenutosi presso l’Abbazia di Casamari nel 1963. Nella sua ricerca diventa centrale l’indagine sul rapporto viscerale, senza tempo, spesso conflittuale, tra l’uomo, la propria terra, la natura e il mondo animale, nonché il divario tra natura e progresso. Nel 1972 viene nominato direttore dell’Accademia di Brera a Milano dove rimane in carica fino al 1980. Disegna scenografie e costumi per il teatro e, negli stessi anni, realizza il mosaico nella lunetta del duomo medievale di Fondi, città natale in cui istituisce anche il Premio per la drammaturgia La Pastora.Tra le mostre più importanti si segnalano le antologiche presso Palazzo Reale di Milano nel 1974,Castel Sant’Angelo di Roma nel 1983 e Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1984. Nello stesso anno, Domenico Purificato muore a Roma. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private.