Cristallini Sandro

Un archivio per l’infinito presente è quello che si stipa negli album di Sandro Cristallini, da oltre vent’anni testimone e custode vigile di frammenti di memoria locale (riminese, riccionese e non solo) ripresi in migliaia di scatti fotografici. Per Cristallini è necessario utilizzo estetico delle provinature dove si addensano decine di scatti che creano a loro volta geometrie per nuove texture. Un po’ autobiografia, un po’ raccolta di memorie,un diario persistente. Sicuramente una riflessione su un medium in transizione. Vestendo anche i panni della ricerca e dell’indagine tematica tra le diverse vie dei formalismi fotografici contemporanei, indugia sulle potenzialità illusionistiche e le ambiguità della natura in foto che si affiancano agli scatti dedicati agli eventi. Una dualità volutamente coltivata: alla cronologia degli incontri pubblici fa da contraltare l’immagine atemporale degli elementi naturali.Per virtuosa infallibilità lo sguardo della sua macchina fotografica si posa su segmenti di tempo e di luoghi, sui volti e gli accadimenti; uno sguardo vorace che si fa sistematico nel riprendere gli eventi e si rigenera in ogni istante per quella forza o potere che ha la fotografia di trasformare i momenti in documenti. In fondo ogni immagine non smette di ricordarci che siamo noi con le nostre storie a raccontare.