Guidi Virgilio

Virgilio Guidi

Virgilio Guidi (Roma, 1891 – Venezia, 1984). Nel 1911 si iscrive all’Accademia di Belle Arti a Roma. Per proprio conto studia Giotto, Piero della Francesca e Correggio. A Roma nel 1914, viene a contatto con le opere di Cezanne e di Matisse, in particolare lo studio della forma-colore di Cezanne. Mentre spazia fra Cezanne e la tradizione quattrocentesca italiana non resta indifferente al cromatismo di Renoir. Fra 1920 e il 1923: dipinge alcuni dei suoi più importanti quadri di figure e ne espone alcuni alla XIII Biennale di Venezia. Nel 1924 raggiunge il successo alla XIV Biennale di Venezia: il parere favorevole della critica sancisce un riconoscimento internazionale. Da quell’anno, fino al 1964, espone ben sette volte alla Biennale, presentando nel 1928 uno dei temi ricorrenti del suo periodo veneziano la “Giudecca”. Nel 1926 prende parte alla prima mostra del”Novecento Italiano” a Milano: partecipa anche alla seconda, nel 1929 pur conservando una certa autonomia rispetto agli indirizzi di quella tendenza. Nel 1935, si trasferisce a Bologna, dove insegna all’Accademia di Belle Arti. Ha una sala personale nella II Quadriennale d’Arte Nazionale a Roma.Nel 1946, interessatosi alla grafica, avvia la sua attività pubblicando una serie di litografie. Tra il 1947 e il 1950 realizza Marine in uno schema di puri piani di colore, e figure nello spazio. Prende parte al movimento spaziale, guidato da Lucio Fontana. Nel 1962 il Comune di Venezia organizza una sua ampia mostra antologica. Sviluppa le Architetture cosmiche e riprende il tema delle marine.Nel 1963 inizia i nuovi cicli tematici: prigioniera, marine astratte, grandi occhi, cielo. Nel biennio 1969-70 da inizio al primo ciclo sul tema dell’Albero. Nel 1983 novantaduenne realizza un ciclo di dipinti sul tema: “L’uomo e il cielo”. Il 7 gennaio del 1984 muore a Venezia mentre è in corso un’esposizione dei suoi ultimi dipinti. Nei suoi 93 anni di vita ha partecipato a innumerevoli mostre sia nazionali che internazionali.